Sentieriselvaggi21st – n.9 (Copia cartacea)
15,00€
Il n.9 della rivista cartacea bimestrale di Sentieri selvaggi
in copertina
PIANETA SODERBERGH – Le immagini, gli schermi, le rivoluzioni. Videotape,
APERTURE
EDITORIALE
L’ uomo con la macchina da presa, di federico chiacchiari
ILLUMINAZIONI
Monte Hellman
Joseph Beuys
Sentieri Selvaggi Cyberpunk
THE ITALIAN JOB
Mokadelic: Il cinema italiano nelle mani di un gruppo punk, di gianluca vignola
Il cinema di genere in Italia è tornato improvvisamente in auge dopo anni di buio. A riaccendere i neon un gruppo post-rock che ha rimesso tutti in riga: semidei, celerini e gangster condannati a vivere
COVER STORY
Steven Soderbergh
Copyright Soderbergh, di carlo valeri
L’unico, autentico, cineasta del XXI secolo. Da Sesso bugie e videotape al recente Lasciali parlare il regista americano continua a riscrivere il concetto di autore/filmmaker e a sovvertire il mondo del cinema e dell’audiovisivo sperimentando e ibridando formati, tecnologie, forme di narrazione e strategie distributive
SoderBIOGRAPHY, a cura di chiara zuccari
La luce e l’ombra, di aldo spiniello
Soderbergh è il regista della velocità, della massima efficienza, dell’economia dei mezzi e degli spazi. Velocità che è anche il segreto della prolificità e trasversalità della sua produzione. Ma in tutto questo c’è anche un lato “oscuro”, una dimensione inconscia, una sensazione di mistero, di eccesso e di sospensione, in cui la percezione della realtà si perde e si amplifica nei segni della memoria e della profezia
The Soderbergh Experience. a cura di simone emiliani e sergio sozzo
Dalla A alla Z, ecco l’alfabeto per muoversi all’interno dell’universo del regista americano tra dirottamenti, pseudonimi, biopic, sesso e televisione. Questa è una versione aggiornata e ampliata di un testo originariamente pubblicato su Film TV n. 27/2018
La regia “televisiva”: The Knick e Mosaic, di damiano garofalo e pietro masciullo
Il regista americano ha sperimentato ogni nuova frontiera dell’audiovisivo e la sua regia assorbe consapevolmente le caratteristiche di nuovi dispositivi, supporti e piattaforme di visione. Qui ci concentriamo sulle sue regie e produzioni seriali
Il cinema in gioco, di daniele dottorini
Steven Soderbergh è uno degli autori del cinema contemporaneo che ha maggiormente sviluppato l’immagine del gioco come forma stessa del cinema, come modello per la scrittura filmica, per la costruzione narrativa, per la visione poetica che in essa è sottesa
No sudden movie, a cura di mario turco
ALTRE NARRAZIONI
Socrates: Il calcio e la rivoluzione
Intervista a Marco GK Gnaccolini e Cosimo CZM Miarelli, a cura di alice catucci
La vita e il messaggio politico di uno dei più grandi calciatori brasiliani della storia sono raccontati in una graphic novel edita da BeccoGiallo. Intervistiamo gli autori Marco GK Gnaccolini e Cosimo CZM Miorelli
TEMPI Out From the Past
ARCHIVIO – Storie del Cinema
Citizen Kael contro Citizen Kane, di andrew sarris traduzione a cura di giovanna canta
Il 15 aprile del 1971 uscì sulle pagine del Village Voice un lungo saggio di Andrew Sarris, in cui l’allora quarantaduenne critico americano prendeva posizione contro le opinioni espresse da Pauline Kael sull’articolo Raising Kane, incentrato sulla lavorazione di Quarto potere (Citizen Kane). Per Sarris il testo di Pauline Kael “diventa una scusa per ridimensionare il successo di Orson Welles e riabilitare la reputazione dell’ormai scomparso Herman J. Mankiewicz”. Torniamo sulla querelle che per anni ha animato gli esegeti di Citizen Kane e che abbiamo raccontato nella long story su David Fincher e Mank sul numero precedente e pubblichiamo la prime due parti del saggio-replica di Sarris, inedito in Italia
VINTAGE – Back to the Future
I dischi. Splendidi oggetti morti. di massimo mantellini
Ora la musica è tutta intorno a noi. Digitalizzata e immateriale. Ma c’è stato un tempo che essa era rappresentata da un oggetto ingombrante, forse scomodo, ma sentimentalmente potentissimo, analogico, capace di vivere e invecchiare insieme a noi: il vinile. Un estratto dal libro Dieci splendidi oggetti morti (Ed. Einaudi)
BIOGRAFIE
Sam Levinson. Finzione, realtà e autodistruzione, di roberto rosa
Classe 1985, l’autore della serie TV Euphoria e del recente mèlo in bianco e nero Malcolm & Marie, distribuito direttamente su Netflix, è una delle personalità più controverse e prolifiche dell’attuale panorama audiovisivo. E la sua è un’opera già costantemente segnata dall’autodistruzione generazionale e dalla sovrapposizione tra realtà e fiction
SPAZI Open Space
TRAIETTORIE URBANE
SAYPE, la pace oltre i muri, a cura di brunella de cola traduzione a cura di cristina bona
Torino è stata la settima tappa del progetto Beyond Walls – Oltre i muri del land artist franco-svizzero Guillaume Legros, in arte SAYPE: braccia disegnate sull’erba con vernice spray ecologica che, stringendosi l’una con l’altra, attraversano le città del mondo, annullando le distanze e creando ponti tra le persone
NEOREALISMO
Allucinazioni, collage, bricolage e profumo d’anarchia, di claudia attimonelli
Il male e il disagio sono spesso le tonalità più diffuse nell’immaginario della nostra epoca. Cosa unisce Debbie Harry, voce del gruppo rock Blondie e protagonista in Videodrome, con il punk, il dandy e la mercificazione dei corpi e della ribellione giovanile? Ce lo racconta questo saggio tratto dal libro Estetica del malessere. Il nero, il punk, il teschio nei paesaggi mediatici contemporanei (Ed. Derive Approdi)
TEMPI No-Future
TRACCE DIGITALI
Come una danza: Presenze e distanza nelle fotografie di Karman Verdi, di annarita guidi
Nelle immagini di questo fotografo russo di appena 30 anni emerge un punto di vista sospeso tra presente e futuro, in cui corpi e proiezioni digitali si specchiano gli uni negli altri. Raccontiamo l’artista della serie fotografica There Are So Many Ghosts at My Spot, già protagonista nella cover del numero 8
TRACCE DIGITALI
Pensieri di Macchine. Da The Falcon and the Winter Soldier a Loki e Wandavision, di sergio sozzo
Da The Mandalorian a The Falcon and the Winter Soldier passando per Loki e l’imprescindibile WandaVision: come le serie Disney+ stanno ridefinendo i confini di identità e rappresentazione nei codici fluidi del contemporaneo
LONG FORM STORIES
NARRAZIONI
Il Dune di Jodorowsky: una fedele reinvenzione, di filippo rossi
Prima di David Lynch e Denis Villeneuve, a metà degli Anni Settanta il geniale Alejandro Jodorowsky provò a portare sullo schermo il best-seller di Frank Herbert. Anche se il film non si fece mai, rimane ancora oggi avvolto nel mito. Pubblichiamo un estratto dal volume Dune. Tra le sabbie del mito (Edizioni NPE), per raccontare la storia del più grande kolossal mai girato
Rubriche Expanded
#La règle du jeu, di Demetrio Salvi
#A Colpo d’occhio, di Daniele Dottorini
#OM, di Sergio Sozzo
#Sensibilia, di Guglielmo Siniscalchi
#Sesto Senso, di Leonardo Lardieri
#Istantanee