Soggettive dell’orrore. Come il film di paura pensa a se stesso, di D. Boero e M. Morales
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Soggettive dell’orrore. Come il film di paura pensa a se stesso, di D. Boero e M. Morales

7,00

  • Autore: Davide Boero e Max Morales
  • Editore: Ass. Culturale Il Foglio
  • Collana: Cinema
  • Data di Pubblicazione: novembre 2016
  • EAN: 9788876066429
  • ISBN: 9788876066429
  • Pagine: 140
  • Formato: brossura

Il cinema horror è un genere che crea legami fortissimi con la dimensione della contemporaneità, con le sue devianze e, a modo suo, costruisce una critica sociale e una denuncia. Il docu-horror e tutto il cinema “di punto di vista” (P.O.V), girato in soggettiva, sono una testimonianza dell’evoluzione della società, della democratizzazione degli strumenti di registrazione e riproduzione audio/video, dell’entusiasmo dilagante di giovani e meno giovani intorno alle nuove tecnologie per la condivisione. Il cinema dell’orrore non incontra la contemporaneità soltanto per scovarne i racconti, ma arriva a costruire uno storytelling con gli stessi strumenti a disposizione dei personaggi che mette in scena. Da questo nasce un cinema apertamente dilettantesco ma con forte capacità di immedesimazione del pubblico, un cinema fresco e rivoluzionario, che costituisce l’unica vera novità del secolo cinematografico. Gli autori affrontano l’argomento con mente sgombra, instaurando un dialogo cinefilo che invita lo spettatore-lettore a partecipare alla scoperta di un fenomeno affascinante e in continua evoluzione.

Davide Boero, laureato all’Università di Genova con una tesi sul cinema di Jacques Tati e dottore di ricerca in Storia dell’educazione e della letteratura per l’infanzia presso l’Università di Macerata, insegna italiano e storia in un liceo scientifico della Città Metropolitana di Genova. Ha pubblicato i volumi Letteratura per l’infanzia in cento film (con Pino Boero, Le Mani, 2008); Chitarre e lucchetti. Il cinema adolescente da Morandi a Moccia (Le Mani, 2009); All’ombra del proiettore. Il cinema per ragazzi nell’Italia del dopoguerra (EUM, Università di Macerata, 2013); Soggettive dell’orrore. Come il cinema di paura pensa a se stesso (con Max Morales, Il foglio, 2016). Ha inoltre collaborato con le riviste «FilmDOC», «LG Argomenti», «Andersen».

Max Morales, laureato in Comunicazione Multimediale e di Massa a Torino con una tesi inSemiotica sui rapporti tra realtà e finzione, è docente di linguaggi della comunicazione presso diversi istituti di formazione e ha collaborato con l’Università Cattolica (Milano) e con lo IED (Torino). Lavora come project manager presso un’agenzia di comunicazione digitale e multicanale ed è delegato regionale di FERPI – Federazione Italiana Relazioni Pubbliche. Da sempre appassionato di cinema e frequentatore dei Festival, ha un approccio al cinema di tipo sociosemiotico.

NOTE DI VENDITA: libro usato, in buono stato

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