Sentieriselvaggi21st – n.16 (Copia digitale)

Sentieriselvaggi21st – n.16 (Copia digitale)

4,50

Il n.16 della rivista cartacea bimestrale di Sentieri selvaggi

in copertina

Z

L’ultima generazione di Hollywood

 

APERTURE

EDITORIALE

Perché non li guardate?
Perché non li ascoltate?, di dario boldini

ILLUMINAZIONI

Maestro
The Bear
Travis Scott

THE ITALIAN JOB

canecapovolto.
Far detonare il linguaggio, di federico rizzo

Il collettivo catanese ha recuperato la lezione situazionista e rilanciato domande cruciali sulla funzione attiva dello spettatore e sul fare politica attraverso il linguaggio audiovisivo. Oggi canecapovolto ha superato la soglia dei trent’anni e ne ripercorriamo lavoro e filosofia con i componenti storici Alessandro Aiello ed Enrico Aresu

COVER  STORY

Z Generation

Florence Generation, di carlo valeri

Florence Pugh è la Musa da cui siamo partiti, il portale che abbiamo scelto per accedere alla generazione degli under-30. La sua è una “bellezza” da XXI secolo: sempre capace di plasmarsi a seconda delle storie e dei personaggi che interpreta, ma nel profondo di rimanere sé stessa. Il nostro “speciale” Gen Z, l’ultima generazione di Hollywood

Star 21st, a cura di chiara zuccari e veronica orciari

I volti più rappresentativi e amati da critica, pubblico e festival tra quelli nati tra il 1995 e il 2002. Dagli affermatissimi Zendaya e Chalamet che paiono ormai già dei “mostri sacri” del tempo presente, alle nuove “stelle” capaci di ridefinire i modelli di identità e sessualità, come la Lily-Rose Depp di The Idol, il Mattia Carrano di Prisma o il ventunenne francese Paul Kircher protagonista di Winter Boy – Le Lycéen

Mondi dal Basso. Intervista a Flavia Montini, a cura di riccardo baiocco

Più di chiunque altro – Generazione Z è la serie documentaria di sei episodi uscita su RaiPlay a fine settembre. Racconta la generazione degli under 30 attraverso storie, desideri, tematiche e sfondi sociali differenti. Abbiamo incontrato la regista e coautrice della serie

Viaggi nell’età in bilico, di  davide di giorgio

Il racconto di formazione come termometro per filmare i turbamenti, le trasformazioni e i desideri della giovinezza di oggi: tra road movie indipendenti – su tutti il bellissimo Gasoline Rainbow visto a Venezia – deviazioni horror e opere di grandi registi come Steven Spielberg e Mamoru Hosoda

Greta Gerwig e il successo di Barbie, di  matteo di maria

Dalla B alla Z. Una delle personalità più influenti del cinema americano al terzo film da regista ha realizzato un enorme successo, che ha riportato in sala gli spettatori under 30, diventando una specie di manifesto ufficiale della Gen Z

TEMPI  Out From the Past

POPSTARS

Ryuichi Sakamoto.
Sognare la musica del futuro, di daniele d’orsi

L’indimenticabile compositore giapponese, pioniere dell’elettronica moderna, ha scritto partiture memorabili per Bernardo Bertolucci, Nagisa Oshima fino a Brian De Palma, ma il suo vero lascito culturale lo troviamo nella naturalezza con cui traduceva i suoni della vita in musica. Come nell’ultimo bellissimo Opus, concerto-testamento visto a Venezia 80

ARCHIVIO – STORIE DEL CINEMA

John Ford. Incontro a Dublino, di lindsay anderson

Nel 1952 un giovane Lindsay Anderson riesce, dopo diversi tentativi, a incontrare di persona e a intervistare il suo regista preferito, John Ford. Il grande cineasta americano è in Irlanda, terra d’origine della sua famiglia, per le complicate riprese di uno dei suoi film più importanti: Un uomo tranquillo. L’intervista verrà pubblicata sulla rivista Sequence e, successivamente, nel volume John Ford, curato dallo stesso Anderson ed edito in Italia da Ubulibri nel 1985

VINTAGE – Back to the Future

La vecchiaia digitale, di massimo mantellini

Invecchiare al tempo della rete (ed. Einaudi) rappresenta da un lato un luogo “nostalgico” e malinconico che guarda al passato che ci trasforma, senza pietà. Dall’altro un’analisi lucida e centrale sulla nuova figura del vecchiogiovane, che cerca di sopravvivere alle innovazioni e ai cambiamenti, cercando di essere come gli altri, innovativi e giovani. Ma questa condizione è anch’essa di passaggio, in attesa di un mondo pieno di anziani che, forse, rivendicheranno la fine delle tecnologie anticicliche. Ecco un saggio sul tempo digitale che passa e su come prepararsi a questa nuova, diversa e mai esistita finora, vecchiaia digitale

BIOGRAFIE

James Mangold. Tutti i frammenti del cinema classico, di simone emiliani

Un viaggio nello spazio e nel tempo del grande regista americano, autore dell’ultimo capitolo su Indiana Jones e di una serie di film che negli ultimi due decenni sono stati capaci di fondere la Hollywood classica e il cinema moderno. Dal minnelliano Walk the Line al remake di Quel treno per Yuma, fino al bellissimo Le Mans ’66. La grande sfida

ALTRE NARRAZIONI

Graphic Novel

Malanotte, di marco taddei e la came

Malanotte – La maledizione della Pantafa è un’avvincente graphic novel di Marco Taddei abilmente illustrata da La Came e pubblicata da Coconino Press. Una storia gotica che sembra uscire dalle tradizioni popolari e dai racconti dei nostri nonni, con immagini fortemente evocative e stilizzate

SPAZI Open Space

URBAN CULTURE

Ugur Gallenkus : l’arte digitale e l’empatia, a cura di annarita guidi

Un’intervista esclusiva all’artista turco, i cui collage sintetizzano realtà drammatiche e “altre” con pacifiche immagini familiari generando così, attraverso la dissonanza, un cambiamento di consapevolezza su diritti umani calpestati, violenza, sopraffazione e disuguaglianze del mondo contemporaneo

(NEO)REALISMO

Glitch-Paranoia, di alessio baronci

Spider-Man: Across The Spider-Verse, secondo capitolo della versione d’animazione distopica dell’Uomo Ragno prodotta dalla Marvel e dalla Sony, è un saggio sull’unica paranoia possibile, oggi, nello spazio digitale: quella del glitch, dell’errore che squarcia lo spazio dei dati e ci fa vedere lo spaventoso nulla dall’altra parte. È un argomento che sembra tornare ossessivamente tanto nei saggi filosofici, quanto nei prodotti di intrattenimento

TEMPI No-Future

TRACCE DIGITALI

Alan Wake 2. Temi e narrazioni del videogioco contemporaneo, di  gianluca tana

Vivi, muori, ripeti. L’uscita del nuovo capitolo delle avventure del personaggio cult di Remedy Entertainment è solo l’ultimo tassello dell’ossessione dell’entertainment odierno nei confronti dei processi di trial and error

LONG FORM STORIES

Cruising. Cronaca di un “capolavoro” maledetto, di william friedkin

Nel 1980 William Friedkin decide di realizzare un thriller notturno ambientato nel mondo gay sadomaso di New York. Ne viene fuori uno dei film più controversi mai realizzati a Hollywood. Nella sua autobiografia The Friedkin Connection: a memoir, il regista americano, scomparso lo scorso 7 agosto a 87 anni, racconta tutto: dall’idea di partenza al difficilissimo rapporto con la star Al Pacino, dai problemi di censura e pornografia alle enormi polemiche prima, durante e dopo l’uscita del film

SHORT FORM STORIES

Rapporto su una stazione spaziale non identificata, di j.g.ballard

Originariamente pubblicato nel dicembre 1982 per la rivista inglese City Limits, questo racconto di fantascienza di Ballard è stato poi inserito nella celebre raccolta Strani attrattori. Antologia di fantascienza radicale, edita in Italia da Shake, in cui figurano scritti di diversi maestri della letteratura cyberpunk e d’avanguardia tra cui Bruce Sterling, John Shirley, William Gibson, Paul Di Filippo, Richard Kadrey, Hakim Bey, Lewis Shiner, W.S. Burroughs

TIME OUT
#PAULKLEE
#FINE (daniele dottorini)

SEGNALAZIONI

Visioni selvagge, a cura di simone emiliani

Tra sala cinematografica, streaming e serie tv, ecco i titoli che abbiamo amato di più e che segnaliamo ai nostri lettori

Collateral, a cura di sergio sozzo

traiettorie extracinematografiche espanse da non perdere

DOPPIO SCHERMO

Lo Sphere di Las Vegas

Lo Sphere di Las Vegas è la struttura sferica dove si esibiranno gli U2 fino a dicembre e in cui è stato proiettato il film di Darren Aronofsfy Postcards from Earth. La “sala” è alta 112 metri e larga 157. Tutto l’interno è avvolto da un unico display LED che ha una risoluzione di 16K. Finalmente siamo arrivati all’Immagine-Spazio, alla Sala-Astronave. Dal “doppio/triplo/multi schermo” allo “schermo totale”?