Sentieriselvaggi21st – n.12 (Copia digitale)
4,50€
Il n.12 della rivista cartacea bimestrale di Sentieri selvaggi
in copertina
TOM CRUISE
The Last Movie Star
APERTURE
EDITORIALE
Deep Fake Star, di federico chiacchiari
ILLUMINAZIONI
Crimes of The Future
Enrico Ghezzi
Irma Vep
GUIDA ALLE AREE E SEZIONI
La nuova Sentieriselvaggi21st
THE ITALIAN JOB
Stile Groenlandia
Quella fondata da Matteo Rovere e Sydney Sibilia è una delle case di produzione italiane che più si sono sapute distinguere negli ultimi anni. Un cantiere di storie che gioca incessantemente con generi e dispositivi per confezionare attimi di (post)cinema cuciti su misura
COVER STORY
Tom Cruise
È caduta una stella, di aldo spiniello
Chi sono le ultime star del cinema? Esistono ancora? O meglio, il cinema è ancora in grado di produrne, oppure il sistema dello spettacolo e della comunicazione lo ha definitivamente relegato in una posizione secondaria? Sono questioni che sembrano centrali oggi, nelle visioni di questi ultimi mesi. Dai successi di Tom Cruise alla docuserie The Last Movie Stars di Ethan Hawke, fino alla parabola incandescente di Elvis
Elvis goes to Hollywood
A Tom Cruise Story, di carlo valeri
Gli Anni ’80, Bret Easton Ellis, la giovinezza, la fantascienza distopica e l’action thriller come poetica personale. La carriera dell’ultima, immortale star di Hollywood, rivisitata e reinterpretata in tre atti. Da Risky Business fino al recente, plurimiliardario, Top Gun: Maverick
Viaggio nella Cruise Factory
Per diventare uno dei nomi più potenti di Hollywood la star ha costruito negli anni un ricco gruppo di lavoro, una “fabbrica” composta da registi, sceneggiatori, produttori al servizio di una “poetica”
Il cinema come eccezione, di pietro masciullo
La centralità del corpo e della performance nell’esperienza filmica, il destino di Hollywood tra sala cinematografica e streaming, il percorso attoriale che diventa poetica produttiva. Un ragionamento sulla visione autoriale e imprenditoriale del grande attore americano a partire dalle sue stesse parole
Filmografia
TEMPI Out From the Past
ARCHIVIO – STORIE DEL CINEMA
La Dark Lady: la donna del cinema nero. di mariuccia ciotta
C’è stato un momento nella società e nel cinema di Hollywood in cui l’uomo era terrorizzato dall’idea di non essere più uomo e veniva insidiato dalla figura femminile del film nero: una donna dal fascino magnetico, sicura di sé, potente, criminale. La dark lady è una donna che non è una donna. Un saggio pubblicato sulla storica rivista di studi femministi dwf – donnawomanfemme, luglio-settembre 1978, all’interno di un numero monografico intitolato La donna dello schermo
BIOGRAFIE
Kristen Stewart, la diva invisibile, di alessandro amato
Inafferrabile, controversa, iconica per le giovani generazioni, la candidata agli Oscar Kristen Stewart non ha pagine Facebook, né profili Twitter e Instagram. Eppure è costantemente pedinata dagli organi di informazione di tutto il mondo. È mediaticamente onnipresente ma… disconnessa
VINTAGE – Back to the Future
Dream is Destiny. Il rotoscopio secondo Richard Linklater. di francesca bea
Il digital rotoscoping è una tecnica che applica l’animazione alla matrice “reale” del live action. Il regista americano la usa in ben tre film (Waking Life, A Scanner Darkly – Un oscuro scrutare e Apollo 10 e mezzo) e sembra servirsene anche per riflettere sull’impossibilità dell’esistenza di diventare una linea che possa fissare il mondo una volta per tutte
ALTRE NARRAZIONI
“Mingus, Mingus, Mingus: non un nome ma un verbo”. di mariella lazzarin
MINGUS, graphic novel di flavio massarutto e squaz
La graphic novel di Flavio Massarutto e Squaz, edita da Coconino Press in occasione del centenario della nascita di Charles Mingus (1922-1979), racconta la vita tormentata, le battaglie contro il razzismo, la musica geniale di un maestro che ha lasciato un segno indelebile nel panorama del jazz e non solo
SPAZI Open Space
TRAIETTORIE URBANE
Cos’è successo all’urbanistica? di rem koolhaas
A fronte dello sviluppo delle metropoli e della crescita demografica, l’urbanistica è entrata in crisi, sempre più incapace di “catturare” e definire la città contemporanea. È diventata sempre più una pura accettazione dell’esistente, lasciando il campo all’architettura, che “esclude, limita, separa, consuma”. Ma la vitalità persistente delle città impone di immaginare una nuova urbanistica. Riproponiamo un saggio del grande architetto e teorico olandese
(NEO)REALISMO
Raccontare l’era del cambiamento climatico, di marco malvestio
Negli ultimi decenni il riscaldamento globale è diventato il principale protagonista non soltanto di dibattiti televisivi e inchieste giornalistiche ma di gran parte dell’immaginario cinematografico e letterario. Come è possibile però raccontarlo in modo credibile? Il paradigma apocalittico è davvero il più adatto?
TEMPI No-Future
TRACCE DIGITALI
Jan Bot: Ciao! Sono un robot e sono un regista, di simone arcagni
Come ho imparato a guidare un tank russo su Tik Tok, di chiara zuccari
Nel 2021 la piattaforma cinese ha raggiunto il miliardo di iscritti, con una crescita che in Italia ha visto gli utenti triplicarsi nel giro di un anno. Infowar, fake influencers, camorra e booktokers: viaggio nel social del momento al di là dei balletti
LONG FORM STORIES
Il linguaggio della tenerezza: conversazione con Elia Sulemain, a cura di sergio sozzo e aldo spiniello
Il silenzio, innanzitutto. Poi la riflessione e la scrittura, il tempo della storia e il tempo della commedia, i film e la politica, il cuore palestinese e la vita nomade. Suleiman ci racconta la sua visione, il suo cinema rivoluzionario e umanissimo
SHORT FORM STORIES
Il Rock della Città vivente, di john shirley
Un noir metropolitano, postmoderno, lisergico, dark. Un prologo misterioso che annuncia un lungo flashback nel cuore della notte. Recuperiamo le prime pagine del bellissimo romanzo City Come A-Walkin’ di John Shirley, pubblicato nel 1980 e uscito in Italia nel 1981 da Urania Mondadori
TIME OUT
#ANIMAZIONE
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#FOTOGRAFIA
#PODCAST
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#ONTHEROAD
SEGNALAZIONI
Visioni selvagge
Tra sala cinematografica, streaming e serie tv, ecco i titoli che abbiamo amato di più e che segnaliamo ai nostri lettori
Collateral
traiettorie extracinematografiche espanse da non perdere
DOPPIO SCHERMO
Un dollaro d’onore, di H. Hawks
“Io sono sempre grande, è il cinema che è diventato piccolo!” diceva Norma Desmond in Viale del Tramonto di Billy Wilder… e oggi è anche diventato…verticale! Una re-visione delle visioni possibili, dentro lo strumento che abbiamo in mano ogni giorno