Sentieri Selvaggi Magazine n.30
2,99€
SONO QUEL TIPO DI RAGAZZA – Visioni al femminile nell’era del #metoo
Sommario del numero
EDITORIALE
A Woman Under the influence, di aldo spiniello
CUORE SELVAGGIO
You like tomato and I like tomahto, di alice catucci
Questo è il nostro personale gesto simbolico: ribadire la differenza affinché diventi una consuetudine, così da dimenticarla.
Di frittate e uova rotte dal #metoo, di martina ponziani
Il cinema mainstream americano (si) racconta ancora con semplicità disarmante, ammettendo che qualcosa sta cambiando, che una guerra per la sopravvivenzaè in atto, che bisogna combatterla mutando nel profondo ma cercando di restare sempre se stessi
Il giorno in cui Sentieri Selvaggi scoprì che non poteva più essere una rivista tutta al maschile, di federico chiacchiari
Sentieri selvaggi, storicamente, è una rivista maschile. Nella sua storia ormai trentennale ha sempre avuto un gruppo dirigente prevalentemente composto da uomini, e le donne sono sempre state, al massimo, una minoranza
SONO QUEL TIPO DI RAGAZZA
La femminista assente, di annarita guidi
Davvero l’esperienza visiva e uditiva, tattile e cinesica in cui ogni volta Kathryn Bigelow ci immerge può essere vissuta o interpretata secondo il genere?
That woman reserves her revenge, di francesca bea
Nella sottolineatura dell’impossibilità maschile di vedere la donna come molteplicità in continuo divenire, si nasconde tutto il senso di minaccia sperimentato dall’uomo, che ha invece bisogno di aggrapparsi alle idee di identità e opposizione per esercitare il suo potere sul mondo
Brave ragazze, di laura sinceri
Come cambia il racconto delle figure femminili da Greta Gerwig a Lena Dunham, passando per Judd Apatow
La rivoluzione social del #metoo, di luca marchetti
Nella rivoluzione social che da qualche mese sta stravolgendo il mondo dell’entertainment americano a che punto siamo: il compimento di un Utopia o la cieca escalation di un Terrore? Due piccole riflessioni opposte sul movimento #MeToo
Il cinema e la divinità, di paula frederick
Star system: “Nel mondo del cinema e in genere dello spettacolo, sistema pubblicitario che può lanciare, sostenere oppure distruggere un divo”
Una nuova Hollywood femminile, di carlo valeri
Da Rachel Morrison a Greta Gerwig scopriamo i talenti che stanno cambiando il cinema americano
L’immagine è zero, di leonardo lardieri
L’universo delle immagini si rovescia in un mondo atavico, prossimo allo zero, secondo un movimento contraddittorio dal punto di vista della sua logica interna, ma del tutto conseguente con le esigenze che è la stessa modernità a promuovere
GALLERIA
Me one, me too, me three, me fou
Cronologia social sull’harassment
FACES
Sofia Coppola: L’elogio al vuoto è donna, di martina ponziani
Le donne nei film di Sofia Coppola sono tutte figure che cercano di imporre la propria visione al cospetto di uno sguardo genitoriale e maschile, che si trascina dietro uno sconfinamento verso altro dal suo cinema
Paul Verhoeven: Carnalità sui generis, di cecilia ermini
Paul Verhoeven ha da sempre riconosciuto quella della carne come unica via possibile per raggiungere LA liberazione, rivelandosi così il più profondo autore “femminista”
INTERVISTE
Sulla Consapevolezza: Conversazione con Loredana Rotondo, a cura di alice catucci
Chiamatemi col mio nome: Conversazione con Elena Ricci Poccetto, a cura di brunella de cola
RUBRICHE
Radio Raheem #6 – Classic guide to strategy, di sergio sozzo
Shadows – Generazioni
Thief
EXTRA
Perché non ci sono state grandi artiste?
Estratto tradotto dal saggio del 1971 di Linda Nochlin: “Why have there been no great women artists”
“Cat Person” di Kristen Roupenian – traduzione a cura di pasquale pirisi
Apparso per la prima volta sul New Yorker, Cat Person è il racconto di un appuntamento
andato male. La scrittrice emergente Kristen Roupenian ha provato ad indagare le complesse dinamiche tra un uomo e una donna al primo incontro, seguendone da vicino i movimenti ed i pensieri. Da questa cronaca di una notte gli uomini si sono sentiti attaccati, le donne rappresentate. Le reazioni dei lettori sono state così contrastanti, da far diventare la storia virale sul web e tra le più lette nell’anno del #metoo. Questa la prima traduzione integrale italiana del racconto
“Harvey Weinstein and the Economics of Consent”, di Brit Marling – traduzione a cura di alice catucci
Il potere arrogante di colui che apre tutte le porte è l’abilità di controllare non solo l’esilio artistico ma anche quello finanziario. Riproponiamo un articolo dell’attrice, regista e produttrice Brit Marling, uscito su The Atlantic lo scorso 23 ottobre
COVER di brunella de cola