Sentieri Selvaggi Magazine n.28
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Sommario del numero
EDITORIALE
Ma gli umani sognano ancora?, di carlo valeri
CUORE SELVAGGIO
2049 E IL SEQUEL
Il deserto ipotetico, di pietro masciullo
Villeneuve regala un unicorno ben innestato nei nostri ricordi, un film che si ha già voglia di rivedere perché sa intelligentemente attualizzare lo sconfinato panorama immaginario di Blade Runner.
Il figlio di Blade Runner, di carlo valeri
Dietro la sua imponenza produttiva il sequel non fa altro che raccontare quanto sia faticoso essere degni dei padri.
Nostalgia del futuro, di leonardo lardieri
Nel 2049 sembra delinearsi un’idea di cinema priva di inconscio, totalmente consegnato a una coscienza dell’esteriorità come forma principe dell’esperienza.
Per una contaminazione animata, di andrea fontana
Una riflessione su Blade Runner 2022: Black Out, il corto realizzato da Shinichiro Watanabe in “preparazione” al film di Villeneuve.
In che anno siamo?, di federico chiacchiari
I due eventi più importanti della stagione sono dei seguiti di prodotti realizzati negli anni 80. Il decennio che, forse più di ogni altro, sta segnando l’immaginario presente.
Serial Remix, di martina ponziani
Dal cinema alle serie tv. Trasposizioni di storie e ambientazioni. La nuova strategia del marketing è passare da un universo visivo all’altro, mantenendosi su modelli di successo già testato.
I nostri sequel, GALLERIA FOTOGRAFICA di simone emiliani
Davanti all’oblò della lavatrice, di massimo causo
Sragionamenti sull’infanzia dello spettatore in cerca di troppe certezze tra sequel, reboot, spin-off, serie tv…
L’albero della vita, di aldo spiniello
Remake e sequel contro i limiti della parola e delle immagini. Siamo condannati alla ripetizione, ma non siamo capaci di rifare il mondo.
FACES
Ryan Gosling. Tracce di un corpo magnetico, di nicoletta scatolini
Pur nella miscellanea composizione di caratteri, storie, percorsi, sperimentazioni, i personaggi risucchiati entro l’orbita di Ryan Gosling sembrano abitare lo stesso lembo liquido e limbico, tra implosivo ed esplosivo.
Harrison Ford. L’eroe riluttante, di emanuele di porto
È stato il primo attore a riportare il divismo nei limiti professionali che aveva prima del ventennio autoriale americano. Per lui recitare è sempre stato un lavoro.
Il mondo che Philip creò, di luca marchetti
Blade Runner 2049 è l’omaggio più sincero e potente a Philip K. Dick che sia stato concepito negli ultimi anni. Ritratto di un profeta paranoico (o un artista illuminato?)
INTERVISTE
L’arte dello storyboard – David Orlandelli
RUBRICHE
Radio Raheem, Guarda la Tartaruga all’uscio con la Terra posata sopra il guscio
Shadows, foto di famiglia
CONTROCOVER
Perché la notte, di thief